Registro Italiano delle Selle da Amazzone

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La Sella da Amazzone

 

Al fine di consentire la pratica dell'equitazione in amazzone, nel corso dei secoli si ebbe una vera e propria evoluzione di quest'importante accessorio, dal basto da soma sontuosamente rivestito denominato Sambue, che presumibilmente fece la sua prima comparsa in epoca Rinascimentale, alla sella da amazzone fatta realizzare da Caterina De Medici, e con la quale poté iniziare a cavalcare in completa autonomia, sino a giungere al 1830 quando grazie all'invenzione da parte del noto écuyer francese Julles Charles Pellier, del corno mobile inferiore, l'assetto dell'amazzone in sella divenne più stabile e sicuro, sino ad arrivare al giorno d'oggi dove le peculiarità tecniche di questa sella, per certi versi la rendono anche più sicura di una sella tradizionale "da uomo", così come venivano distinte in passato le due tipologie di selle.

Attualmente, vi sono diverse tipologie di selle da amazzone, dalla quella più classica e conosciuta di derivazione inglese, a quelle derivate dalle selle da lavoro come quella spagnola vaquera, o quelle western e “l’albarda charra” messicana.


 

 

 

 

 


Prendiamo ora in esame la sella da amazzone inglese rappresentata qui a lato, analizziamone nel dettaglio le varie parti che la caratterizzano, partendo dal lato sinistro (near side):

Su questo lato, è possibile notare la presenza di un corno fisso o superiore, situato nella parte alta della sella in posizione verticale e dalla forma leggermente ricurva, esso è di particolare importanza, poiché su di esso si appoggia la parte interna della gamba destra dell’amazzone, ed oltre a influenzare il corretto baricentro dell'assetto, consente, in situazioni di sicurezza, con una presa più o meno serrata dello stesso, di effettuare la cosiddetta "manovra di sicurezza" al fine di assicurarsi un assetto stabile e sicuro

L'altro corno è denominato corno mobile o inferiore, e contrariamente al corno superiore, sul quale poggia il peso della gamba destra, quest'ultimo è caratterizzato da una forma ricurva verso il basso e non assolve a tale scopo, ma ha una funzione stabilizzatrice dell’assetto, infatti il suo utilizzo avviene essenzialmente durante il salto (da qui appunto anche l’appellativo di corno da salto) ed in caso di situazioni di emergenza, consentendo di attuare la già citata manovra di sicurezza che mediante un'appropriata azione del movimento del piede sinistro nella staffa, facendo presa con la parte superiore della gamba sinistra su di esso e consentendo all'amazzone di agganciarsi saldamente alla sella. Nelle selle di ultima concezione, con i corni più larghi e di forma triangolare, è possibile notare la presenza di un piccolo cinturino che dal lato destro del corno inferiore, passa al di sotto del quartiere sinistro per affibbiarsi alla parte superiore del corrispondente cuscino, esso ha la funzione di regolare e limitare il movimento di rotazione del corno in modo che risulti parallelo al femore dell'amazzone durante il gesto sul salto.

Il seggio della sella da amazzone, è generalmente più ampio e ve ne sono di due tipologie, la prima lievemente ricurva, riscontrabile soprattutto nelle selle più antiche, mentre la seconda più piatta, tipica nelle selle anglosassoni definite da caccia e che generalmente caratterizzano l'ultima generazione più recente di selle da amazzone. La sua conformazione in larghezza e lunghezza è uno dei parametri dimensionali da valutare attentamente nella scelta corretta della sella da parte dell'amazzone insieme a quello della lunghezza ed all’ampiezza del garrese che invece dipende dalla tipologia di cavallo che verrà utilizzato.

Molto spesso, per aumentare la stabilità ed il grip dell'assetto dell'amazzone, sia il seggio che entrambi i corni, vengono realizzati con l'impiego di pelle scamosciata, che spesso vengono realizzati in maniera vezzosa con colori dei materiali a contrasto che regalano alla sella un aspetto decisamente molto gradevole.

Di fondamentale importanza, sia per la stabilità in sella che per il benessere del cavallo, è rappresentata dai cuscini, infatti, nella sella da amazzone questi, devono essere correttamente realizzati ed imbottiti con materiali di buona qualità, ed in una sella di manifattura corretta, il cuscino del lato sinistro deve risultare sempre più imbottito rispetto a quello del lato destro, per bilanciare correttamente il peso della sella, che risulta ovviamente maggiore sul lato in cui si trovano le gambe e per mantenere il seggio in posizione corretta sul dorso del cavallo. Fra i due cuscini, la gola che si forma deve essere profonda, ma non deve essere né troppo stretta, poiché in questo caso i cucini e quindi il peso, potrebbe finire col gravare direttamente sulle vertebre dorsali del cavallo, procurandogli fastidiosi dolori dorsali, né tantomeno deve essere troppo accentuata perché in tal caso si comprometterebbe l’azione ammortizzante e distributiva dei cuscini rischiando di fiaccare la schiena dell’animale.

 

La staffa da amazzone, nel corso della storia, ha subito un’evoluzione tecnica fino all’avvento dei vari sistemi di sicurezza, poiché da essa all’origine dipendeva la sicurezza dell’amazzone contro il rischio di staffatura, infatti, vi furono diverse tipologie di staffe di sicurezza dalla più semplice e antica, detta “a pantofola” a quelle tecniche e più funzionali denominate Latchford, Cope’s e Scott’s. Infatti la staffa da impiegarsi in una sella da amazzone può essere di diversa tipologia, a seconda che la sella sia provvista o meno del sistema di sicurezza denominato barra di sicurezza. Nel caso auspicabile per una buona sella da amazzone, che quest'ultima sia presente (il primo sistema di barra sicurezza fu brevettato dalla Champion & Wilton nel 1879), è sufficiente l’uso di una staffa detta "alla prussiana", simile ad una staffa tradizionale ma dotata di una panca di forma ovale e da n occhiello per il passaggio dello staffile più ampio, in modo da consentirne il passaggio del tipico staffile, caratterizzato da un sistema di aggancio e regolazione ad uncino.

La sella da amazzone è provvista di un unico staffile in cuoio, posto sul lato sinistro, e deve essere sempre collegato a una barra di appoggio (del tipo "a rullo" nel caso delle selle più antiche o di sicurezza per quelle più recenti).
Se si usa uno staffile tradizionale, La posizione della fibbia di regolazione dello staffile è nella sua posizione più comoda quando si trova vicino alla staffa, e non in prossimità della barra, come invece avviene nella sella normale. Se posizionata in modo scorretto, la normale fibbia utilizzata negli staffili tradizionali, potrebbe ferire l'interno della gamba sinistra della donna, quando porta il ginocchio vicino al quartiere della sella, e sarà più scomoda per modificare la lunghezza della staffatura quando l’amazzone è in sella, rispetto alla fibbia posta più in basso. Il sistema a gancio rapido è meglio di una normale fibbia, perché è di forma più piatta ed è più facile e rapido da sistemare.

La barra di sicurezza, è un sistema più evoluto della semplice barra a rullo, infatti oltre a fare da appoggio allo staffile, permette allo stesso di sganciarsi in caso di caduta dell’amazzone dalla sella, evitando al tempo stesso che il piede rimanga impigliato nella staffa. Generalmente è nascosto da un flap di cuoio denominato falda, che non ha una semplice funzione estetica ma è parte integrante del sistema di sicurezza che perché sia affidabile, deve essere efficace sia che l’amazzone cada dal lato sinistro quanto dal lato destro della sella. Tra i sistemi di sicurezza più noti ed efficaci, citiamo i sistemi Champion & Wilton, F. W. Mayhew ed Owen, di concezione differente ma entrambi molto efficaci. Con una sella dotata della barra di sicurezza, non c'è ovviamente nulla da obiettare nel caso, si voglia combinarne l'uso con una staffa di sicurezza, al fine di incrementare ulteriormente il grado di sicurezza contro il rischio di un'eventuale staffatura.

Infine, un’ultima particolarità del quartiere sinistro di una sella da amazzone, è quella della presenza della guardia (o protezione) che in pratica è un’estensione del quartiere sinistro,  ed assolve allo scopo di consentire l’appoggio della parte inferiore della gamba destra, spesso è definita da una striscia di pelle cucita sul quartiere sinistro e dotato di una lieve imbottitura, che ha lo scopo di rendere più confortevole la zona di appoggio della gamba, evitando di strofinare direttamente la gamba lungo il collo del cavallo e consentendo di mantenere una certa sensibilità di contatto quando, nel caso si debba eseguire la "manovra di sicurezza", ovvero la manovra di aggancio ai corni della sella in cui l’azione di spinta della gamba destra contro il cono superiore e contro la spalla del cavallo consente di ottenere una sicura stabilizzazione dell’assetto.

 

 

Passiamo ora a descrivere il lato destro della sella, detto anche off-side che come già scritto in precedenza, ha la particolarità di essere dotato di un quartiere di dimensioni ridotte. Contrariamente alla sella tradizionale, le operazioni di serraggio e regolazione delle cinghie e del sottopancia (che per la sella da amazzone non deve essere del tipo dotato di parti elastiche), avviene da questo lato, poiché tale operazione, soprattutto quando l’amazzone è in sella, sarebbe praticamente impossibile dal lato sinistro.

A tale scopo infatti, alcune tipologie di selle sono dotate di un sistema di sgancio rapido dell’estremità inferiore del quartiere, agganciato tramite con un gancio elastico al sopracinghia, con lo  scopo di  rendere facilmente accessibile all’amazzone anche in sella, le fibbie del sottopancia per potersele regolare in tutta autonomia. Altre selle invece, sono prive di tale accorgimento poiché presentano tali cinghie direttamente a vista sopra il quartiere e quindi già prontamente accessibili per essere nel caso regolate.

Oltre a questo, la particolarità fondamentale della sella sul lato destro, è data dalla presenza della cinghia di bilanciamento che serve appunto a controbilanciare insieme alla differenziazione dei cuscini, di cui abbiamo già parlato, l’asimmetria della distribuzione dei pesi sulla sella, stabilizzandola nella sua parte posteriore ed evitandole di girare sul dorso del cavallo durante il movimento.

Oltre alla cinghia di bilanciamento, in una sella da amazzone vi è anche la presenza della sopraccinghia, una fascia generalmente più lunga larga delle altre cinghie che viene moderatamente fatta aderire sopra al sottopancia ed alla cinghia di bilanciamento, con lo scopo di tenere in posizione i quartieri. Questa va serrata per ultima sopra tutto l’insieme delle cinghie già citate e non deve essere troppo stretta, ma solo quel tanto da renderla aderente al sottopancia.

 

 

 

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